Barbera: cenni storici e caratteristiche
In questo articolo parleremo del Barbera iconico vino piemontese che copre una vasta produzione in tutto il territorio della regione. In occasione del Salone del Vino di Torino, terminato recentemente, ne approfittiamo per dare un nostro piccolo contributo tardivo a questo evento. Il vitigno del Barbera, insieme al Nebbiolo, è il più famoso tra le produzioni piemontesi.
Cenni storici
Cominciamo a conoscere questo vino, che accompagna da molto tempo i pasti delle famiglie piemontesi e non solo.
La coltivazione del Barbera risale al Medioevo, anche se sembra che il vitigno venisse già coltivato con nomi differenti. Il primo atto catastale in cui compare il nome Barbera è del 1512 nel comune di Chieri. In seguito, nel 1695, il Conte Cotti impiantò dei tralci fatti pervenire da Asti nella sua tenuta di Neive, in provincia di Alba. La coltivazione del vitigno, ben presto, si diffuse nel Monferrato e fu così che il Barbera diventò un vino conosciuto e bevuto in tutto il Piemonte. Oggi il Barbera vanta una vasta produzione e raccoglie molte DOC e DOCG tra le sue produzioni. Tra queste ci sono il Barbera d’Alba DOC, prodotto in 54 comuni intorno ad Alba (CN) e Il Barbera d’Asti, prodotto in ben 169 comuni della provincia.
Caratteristiche
Barbera d’Alba
Caratteristiche principali: colore rosso rubino intenso, tendente al granato con l’invecchiamento. Profumo intenso, vinoso di viola; sapore asciutto , corposo e lievemente tannico, con l’invecchiamento tende all’armonia e alla pienezza.
Gradazione alcolica: minimo 12°, in particolari annate supera questa gradazione alcolica e, dopo un un anno di affinamento in botte, può fregiarsi della qualifica Superiore.
Come gustarlo: il Barbera d’Alba accompagna molto bene gli affettati, le carni in genere sia arrosto che alla griglia (soprattutto il superiore). Inoltre, si sposa bene anche con i formaggi stagionati.
Barbera d’Asti
Caratteristiche principali: colore rosso rubino, tendente al granato con l’invecchiamento. Profumo vinoso caratteristico, tendente allo sfuggente con l’invecchiamento. Sapore asciutto, tranquillo, di buon corpo, che con l’invecchiamento si assopisce divenendo in parte armonico.
Grado alcolico: 12°, quando supera i 12,5° può fregiarsi nella dizione superiore e ha almeno sostato un anno in botti di rovere.
Come gustarlo: il Barbera d’Asti è ideale a tutto pasto quando è giovane, per spuntini di salumi e formaggi, polente, risotti forti e verdure cotte. Invecchiato accompagna bene le carni bianche, in umido e arrosto.
Barbera del Monferrato
Caratteristiche principali: colore rosso rubino, più o meno intenso; profumo vinoso caratteristico. Sapore asciutto, leggermente abboccato, il più delle volte vivace o frizzante.
Grado alcolico: minimo 11,5°, se il vino raggiunge il grado minimo di 12,5 ed è invecchiato un anno (per almeno 6 mesi in botti di rovere) può fregiarsi dell’appellativo di superiore.
Come gustarlo: giovane è ideale a tutto pasto, con salumi e formaggi, per i risotti ed anche il pesce di valle o fiumi cotti alla brace. Invecchiato predilige le carni bianche in umido.
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