Tartufo Bianco d’Alba: caratteristiche e come gustarlo

In questo articolo vi parlo di una prelibatezza piemontese, il Tartufo Bianco d’Alba, soffermandomi, in particolar modo, sulle sue caratteristiche e spiegando come utilizzarlo in cucina per gustarlo in squisiti piatti.

Tartufo Bianco d’Alba: caratteristiche e come gustarlo

Caratteristiche in un breve racconto personale

Era novembre di tre anni fa quando sono entrato in un negozio di prodotti tipici piemontesi. Subito sono stato rapito dal profumo che si respirava, per me, inconfondibile. La mia mente volava attraverso ricordi di sottili lamelle scure sopra tagliatelle e fondute di formaggio. Questi ricordi avevano un protagonista: il Tartufo Bianco d’Alba. La Trifola (così è chiamato in Piemonte il Tartufo Bianco), il cui nome scientifico è Tuber Magnatum Pico, oltre a essere ambito per la sua rarità, ha un profumo intenso e un gusto prelibato che ne fanno il tartufo per antonomasia. Per le sue caratteristiche, quindi, è celebrato dai migliori chef di tutto il mondo.

Come gustarlo

Per il suo sapore molto intenso, normalmente, si utilizza in piccole quantità, tagliato a lamelle molto sottili. Si può usare per arricchire varie preparazioni della cucina Piemontese, dai classici Tajarin (un tipo di pasta fresca all’uovo) conditi con burro, su una battuta di carne cruda, oppure su una fonduta di fontina (piatto tipico della Valle d’Aosta) per una variante gourmet. Si presta, quindi, principalmente, a piatti molto semplici, dove il Tartufo Bianco diventa il protagonista.
Per me, personalmente, come per molti piemontesi, il miglior modo di gustare questo tartufo è su un uovo al padellino cotto nel burro, accompagnato da un buon bicchiere di vino della zona. 

 

Tartufo Bianco d’Alba: alcune curiosità

Dove si trova

Il Tartufo Bianco nasce nelle zone delle Langhe e Roero, dove cresce e matura nei terreni sotto le querce, i pioppi e tigli in terreni umidi e soffici.

Ricerca e raccolta

La maturazione e la raccolta del Tartufo Bianco d’Alba avvengono tra Ottobre e Dicembre. I cercatori, con l’aiuto di cani appositamente addestrati che rilevano la zona, scavano il terreno e, con l’aiuto di una sorta di zappa che chiamano Sapin, procedono al dissotterramento della Trifola.
Successivamente, il Trifolau (così viene chiamato il cercatore di tartufi in Piemonte), dopo aver raccolto il tartufo, provvede a ristabilire le condizioni del terreno riempiendo la buca.

Fiera Internazionale Del Tartufo Bianco d’Alba

Nel periodo di maturazione e raccolta del Tartufo Bianco ad Alba si tiene la sagra del tartufo dove è possibile acquistare, appunto, i tartufi bianchi d’Alba. Ma non solo; questa fiera è molto interessante in quanto offre la possibilità di scoprire ricette a base di tartufo e comprare altre prelibatezze locali. L’evento viene chiamato Fiera Internazionale del Tartufo Bianco D’Alba perché la fiera più importante dedicata ai tartufi e coinvolge persone in tutto il mondo. Per maggiori informazioni puoi visitare il sito dedicato cliccando qui.

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